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Spagna: Minorca Riserva della Biosfera. Mare, stelle e cammini

  

Viaggio in Collaborazione con Ram Viaggi 

 

ram Viaggi

 

Straordinaria piccola isola pubblicizzata come un paradiso naturalistico, a tale prefigurazioni va detto che Minorca si avvicina molto! Seconda isola delle spagnole Baleari, ma solo un quinto della superfice della maggiore e molto (troppo?) visitata Maiorca, Minorca conta solo 95.000 abitanti, di cui circa 30.00 nel capoluogo Mahon, ad est, e altrettanti a Ciutadella, a ovest, l’altra cittadina principale.
Misura in tutto 700 kmq e nel punto più largo si estende per qualcosa come 18 km. Sebbene il turismo sia molto importante, Minorca riceve solo una frazioncina dei turisti che incrociano alle Baleari – 1 milione di persone l’anno, quasi tutte concentrate in luglio e agosto. Viceversa, durante il resto dell’anno costituisce una destinazione deliziosa: il mare d’inverno, clima mite tutto l’anno, offre aree protette, occasioni di birdwatching, cammini bene organizzati percorribili a piedi o a cavallo, spiagge e scogliere perfette per essere raggiunte in kayak; una straordinaria eredità di archeologia megalitica (la civiltà talayotica) ma anche l’architettura prima araba e normanna medievale e poi quella barocca che qui hanno lasciato le varie dominazioni; il turismo delle stelle, nel senso dell’osservazione del cielo; la possibilità di uscire a pesca coi pescatori; e molto altro ancora.

RAM ha selezionato numerose di queste opportunità raggruppandole in una settimana di itinerari intensivi arricchiti come è nostro costume, da incontri con alcuni gruppi delle comunità locali, nel nostro stile di viaggio tipico, in mezzo alla gente.

1° giorno :Partenza o da Milano Malpensa o da Roma Fiumicino. Transito su Barcellona. All’arrivo all’aeroporto di Mahon, nell’oriente dell’isola, trasferimento in pullmino presso la nostra struttura ricettiva, a Ciutadella, nell’ovest: durata del tragitto un’oretta. Alloggio presso la struttura RAM di riferimento, un piacevole bed and breakfast, quindi a cena e poi una breve passeggiata di ambientamento serale in questo centro storico sul mare. Dopo essere stata romana e bizantina la città divenne capitale dell’isola sotto gli arabi. Primo pernottamento a Ciutadella.

2° giorno : Ciutadella. Dopo colazione incontro con una guida locale che ci offrirà un’introduzione all’isola, alla sua storia e alle sue peculiarità, partendo da una passeggiata per le vie dell’antico, piccolo e caratteristico insediamento storico. Si tratta di un’autentica gemma costruita in pietra calcarea, tra palazzi, strade strette di acciottolati, e portici, tutto realizzato in epoca medievale. Break per l’ora di pranzo.
Nel pomeriggio, sempre in compagnia della nostra guida, ci dedichiamo a scoprire alcuni tra i monumenti della città, visitiamo il porticciolo, facciamo un’escursione in barca, poi ci rilassiamo con un buon aperitivo prima di andare a cena. La gastronomia dell’isola è di ottimo livello, basata su pesci carni e formaggi e vini, dispone ormai anche di opzioni soddisfacenti per i vegetariani e i vegani. Secondo pernottamento a Ciutadella.

3° :Ciutadella. Dopo colazione incontro con un’altra guida locale per una giornata di escursione, con un pullmino a nolo, alla scoperta della Minorca ‘talayotica’. L’isola dispone di una notevole eredità preistorica, infatti: ospitò una civiltà megalitica cessata attorno al 100 avanti Cristo con l’arrivo dei Romani, e oggi si è candidata per queste sue vestigia a World Heritage Site (la decisione dell’UNESCO dovrebbe arrivare a breve, probabilmente nel 2022).
Il primo stanziamento che vediamo è quello di Naveta des Tudons, seguito da quello di Poblat de Torrella Fuda, per arrivare poi a Torre d'en Galmés.

Lo stanziamento di Torre d'en Galmés è uno dei più grandi e importanti di tutte le Baleari. Si calcola che nel suo momento di massimo splendore (fra il 1300 a.C. e la conquista romana) qui vissero circa 900 persone. Questo sito archeologico, che ripropone in mezzo alla campagna un intero villaggio dell’epoca consiste di varie strutture: tre talayot, che sono edifici a pianta circolari fatti di grandi massi, un’area sacra con una taula, sorta di altare sopraelevato, e un sistema raccolta acque ipogeo, dalle origini di natura funeraria. Nelle varie case si possono osservare le modifiche apportate in epoca romana. Inoltre, qui si trova una sala ipostila (sala con colonne che sicuramente fu utilizzata come magazzino) e un sistema di raccolta dell'acqua molto interessante, formato da vari serbatoi decantatori, dove per mezzo di pietre si filtrava l'acqua sporca.

Talayot sono costruzioni preistoriche a forma di torre simili ai nuraghi della Sardegna, alle torri della Corsica nonché ai sesi di Pantelleria. Se ne trovano nelle due isole Baleari maggiori ossia Minorca e Maiorca - ma rispetto alle costruzioni italiane quelli di Minorca sono pieni non presentano spazi interni. Torre d'en Galmés è il villaggio preistorico più importante di queste isole. Si calcola che nel suo momento di massimo splendore (fra il 1300 a.C. e la conquista romana) qui vissero circa 900 persone. Per la sua ubicazione relativamente elevata e avendo tre talaiot, si pensa che la Torre d'en Galmés abbia avuto una supremazia strategica su altre città dell'isola. Ultimo sito megalitico della giornata la necropoli di Cala Morell, con Torre d'en Galmés uno dei migliori esempi di civiltà talaiotica di Minorca.
Fosse aperto (nella stagione invernale chiude) il villaggio di Torralba d'en Salord fu abitato fra il 1000 a.C. e l'epoca romana. Sono stati rinvenuti, però, dei resti che dimostrano che fu utilizzato anche in epoca medievale. Gli scavi iniziarono nel 1973 e, tutt'oggi, c'è ancora molto lavoro da fare. La taula e il suo complesso sono le parti più spettacolari di questa località.
Rientro a dormire a Ciutadella

4° giorno : Una giornata totalmente in natura dedicata al Bird Watching. Con la nostra guida visitiamo tre posti differenti, dove differenti sono gli ambienti, per avere una percezione più articolata possibile dell’isola e della sua ricchezza naturale. Pranzo al sacco. I nostri referenti dispongono di attrezzature quali binocoli e un telescopio, oltre a libri illustrati che ci spiegano di quali uccelli si tratta quando li avvistiamo. Alloggio in un agriturismo in campagna.

5° : Da Ciutadella ci spostiamo in pullmino a nolo verso est. Oggi visitiamo, in compagnia di una guida, l’Albufera des Grau Natural Park, 5.100 ettari of nord-est di Menorca, la core area della locale Riserva della Biosfera, dove la ricchezza della natura e la notevole biodiversità consentono di osservare una gran quantità di uccelli, animali, piante, compresi vari endemismi. Oltre a un’introduzione al luogo facciamo un trekking costiero, panoramico, da Es Grau a Favaritx: sono 8,5 km e la durata è 3 ore e 30. Arriviamo a dormire a Es Castell, sulla costa est. Prima notte

6° giorno . Durante la buona stagione una mezza giornata viene dedicata a una splendida escursione in kayak, Menorca è un o splendido posto per questo genere di attività. Visto dal mare, il paesaggio è selvaggio. Se la costa nord è decisamente più selvaggia, con alte scogliere, spiagge di terra rossa, grotte e fari, la costa sud fatta di pietra calcarea è più morbida, ed è qui che anche a novembre o a cominciare da maggio, nelle belle giornate, l’escursione in kayak di mezza giornata, in un mare cristallino, permette di raggiungere piccole baie circondate dai pini, grotte dai fondali azzurri come a Capri, dune di sabbia e altre spiagge. L’escursione è guidata 

da un istruttore, i nostri referenti forniscono i kayak (doppi, ossia per due persone), salvagente, altre attrezzature di base. Quando l’escursione in kayak è fattibile, si parte da Cala en Porter, sulla costa sud, si toccano diverse grotte marine ed una ex cava di pietra oggi spazio disegnato nella roccia, di estrema bellezza, e si giunge alla necropoli di Calescoves, un sito megalitico rupestre della locale civiltà talayotica. Si tratta di una bellissima baia, dove mangiamo il nostro pranzo al sacco prima di remare indietro sulla stessa via. Partenza alle 10.00, pasto alle 13.00, rientro per le 16.00. Quando invece l’escursione in kayak non si può fare, essa viene sostituita da un’altra camminata lungo un tratto (una tappa) del celebre Cami de Cavalls (che gira tutto intorno all’isola) di cui raggiungiamo il punto di partenza in pullmino. La tappa di oggi indugia nelle stesse zone che col kayak si vedono dal mare, parte sempre da Cala en Porter, sulla costa sud, passa sempre dalla necropoli di Cales Coves (che visitiamo), e arriva a Binisafuller: sono 11,8 km, e la durata è 4 ore e mezza – ma noi ci prendiamo tutta la giornata. Rientro in pullmino a Es Castell, sulla costa est, cena, seconda notte.

7° giorno Ultima giornata libera, a disposizione. Abbiamo chiesto ai nostri referenti locali incontri specifici con i pescatori dell’isola (la loro associazione di riferimento: la pesca è ancora viva nell’isola); con un paio di cantine, per degustazione dei vini locali; con un giornalista che ci offra un quadro ‘sociale’ del contesto. E’ anche possibile un percorso in bicicletta (bici a nolo con pedalata assistita su un percorso adeguato). Vedremo cosa riusciremo a creare e che cosa i partecipanti ci chiederanno di più di volta in volta.
In serata comunque facciamo un’attività molto peculiare di quest’isola, ossia ci dedichiamo all’astrotourismo – per alcune ore a partire da quando fa buio. Minorca è una Starlight Tourist Destination and Reserve dal 2019, avendo i suoi cieli notturni una eccellente luminosità, che consente di ammirare le stelle particolarmente bene. L’operatore cui ci appoggiamo ci mette cannocchiali, telescopio e uno storytelling accattivante. Rientro, cena. Terza notte a Es Castell

Es Castell, nell’oriente dell’isola. Prima dei rientri differenziati dall’aeroporto di Mahon, gita in barca di un’oretta al mattino tutt’attorno il porto di Mahon Quando nel 18°secolo la piccola isola di Minorca divenne, per le potenze marittime europee, una base navale ambita, venne valorizzato il suo notevole porto naturale, che si allunga verso l’interno in un vasto fiordo facilmente navigabile. L’isola era territorio da controllare poiché posizionata strategicamente nel Mediterraneo, sulle principali rotte commerciali, e fu quindi tre volte britannica, una volta francese e due volte Spagnola: tempi tumultuosi che hanno generato le presenti vestigia culturali di cui il luogo offre ancor oggi testimonianza.