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Perù - Pomabamba

  

“Nel cuore delle Ande”

 

Proposta di viaggio - convivenza cone le comunità indigene  a Pomabamba e Yeguacorral, piccoli centri rurali in Perù.

  

Questa proposta di viaggio nasce dall'esperienza vissuta da volontari italiani in servizio civile in questa realtà delle Ande Peruviane .

 

1. Il contesto geografico
Dove ci porta questo viaggio?
Pomabamba è una delle 20 province della regione Ancash, situata a 200-450 chilometri a nord della capitale Lima e a circa 3000 m sul livello del mare. La regione, prevalentemente montuosa, comprende anche una zona costiera, sull’Oceano Pacifico, e una zona orientale degradante verso la Selva. Il capoluogo della regione è la città di Huaraz, dal quechua “stella del mattino”.

 

A 7 ore di bus da Huaraz, oltre la Cordigliera Bianca, la catena montuosa con la vetta più alta del Perù (Huascaran 6768 m), si trova la cittadina di Pomabamba, capoluogo dell’omonima provincia. La città, il cui nome significa “la valle del Puma”, al XI censimento del 2007 conta circa 4000 abitanti.

 

Distribuita in 188 piccoli centri abitati lungo i versanti montuosi della valle vive il resto della popolazione del
distretto, circa 10000 persone, sempre secondo il censimento del 2007. Yeguacorral è uno di questi
piccoli villaggi. Situato ai piedi delle maestose montagne Pucajirca, per raggiungerlo ci vuole un’ora di
bus da Pomabamba. Vi vivono circa una trentina di famiglie, alcune a quasi mezz’ora di cammino le une
dalle altre.

 

2. I progetti
Il centro di Pomabamba è diviso in due quartieri: il barrio Cañari a sud e il barrio Convento a nord. La città sta subendo un rapido rinnovamento della popolazione: negli ultimi 20 anni il 45% dei residenti si è spostato verso la costa, in cerca di nuove opportunità. In città vivono perlopiù bambini e anziani: i giovani che possono permetterselo, finita la scuola secondaria (le nostre superiori), si spostano a studiare sulla costa.
Gli abitanti di Yeguacorral vivono di agricoltura. Le coltivazioni principali sono le patate, il grano e l’orzo; è molto diffusa anche la pratica dell’allevamento di ovini, suini e bovini. La vita condotta da queste famiglie è molto semplice e povera: l’elettricità deve ancora arrivare.
In questi contesti la Congregazione degli Oblati di San Giuseppe porta avanti tre diversi progetti in ambito educativo:

 

- “Taller San Josè”
Il progetto è nato con l’intento di assicurare un’istruzione e l’inserimento nel mondo del lavoro ai ragazzi più bisognosi delle comunità limitrofe Pomabamba. Gli studenti vivono  tutta la settimana nella struttura: la mattina frequentano le consuete classi di una scuola superiore, e nel pomeriggio apprendono l’arte della falegnameria e dell’intaglio del legno;
per poi tornare dalle proprie famiglie nel fine settimana. Attualmente il Taller ha la capacità di ospitare circa 40 ragazzi.


-“Hogar Simona” Il progetto segue le orme del Taller San Jose; in questo caso, però, è dedicato alle ragazze. Il
nome “Simona” è dedicato alla promotrice principale del progetto, molto impegnata nel campo dell’artigianato. Ospitate in una struttura di recente costruzione, trascorrono la settimana studiando e imparando a tessere; per ritornare dalle proprie famiglie durante il fine settimana. La nuova struttura arriverà ad ospitare circa 40 ragazze.

 

- “Hogar Pequeña Simona”
Rivolto agli studenti dell’asilo e dell’elementare di Yeguacorral, il progetto attualmente accoglie circa 35 bambine e bambini. In molti dei villaggi lontani da Pomabamba il livello dell’educazione è molto basso, per questo si cerca di appoggiare la scuola con un programma di rafforzamento pomeridiano. Dopo un semplice pasto si portano avanti
attività ludiche, quali giochi di gruppo o la visione di brevi video, e scolastiche, con un’attenzione particolare alla lettura e comprensione dei testi.

 

3. Cosa vedere a Pomabamba?
Bagni termali di Pomabamba: prima di uscire dalla città, nella parte sud, si incontrano delle sorgenti termali. Qui sono sorti vari bagni privati, dove con 1.50 soles è possibile godere di una mezz’ora di relax in una camera privata.

 

-Feste patronali di San Giovanni e San Francesco: rispettivamente a fine giugno ed inizio ottobre. In questi giorni la città si riempie di turisti e abitanti del luogo immigrati ad altre città, tutti per ammirare i balli e le danze tipiche che hanno reso 
Pomabamba la capitale folklorica della regione Ancash. Vi è anche la possibilità di ammirare la corrida comica con i pagliacci nello stadio cittadino.

 

Pucajirca: un maestoso complesso di montagne le cui pendici sono raggiungibili in solo un’ora e mezza di cammino da Yeguacorral. Dal quechua “terra rossa” queste montagne sono visibili anche lungo il Santa Cruz Trek, uno dei più famosi della Cordigliera Bianca. Inoltre l’altopiano alla loro base è raggiungibile anche in combi, un piccolo pulmino, da Pomabamba.

 

-Laguna di Gayco: Formata dallo scioglimento dei ghiacci delle montagne Pucajirca, si trova a due ore di camminata da Yeguacorral. Da qui è possibile raggiungere l’inizio del ghiacciaio da cui partono le scalate per le tre vette Pucajirca Nord I (6045 m), Nord II (6030 m) e Nord III (5919 m).

  

- Rovine di Yayno: a 15 km a sud-est della città di Pomabamba si trovano le rovine della fortezza di Yayno, in cima ad una vetta di 4200 m. Costruita da una civiltà pre-Incaica è raggiungibile dopo una camminata di un’ora da Ranqish, collegato a Pomabamba tramite combi.

 

- Laguna Safuna: Situata sull’altro versante delle Pucajirca la laguna è raggiungibile dopo 3 ore di combi da Pomabamba, passando tra verdi altipiani e potendo osservare le sporadiche abitazioni dei pastori della zona.

  

4. Cosa vedere “vicino” a Pomabamba?

 

-Chacas: a 4 ore di bus da Pomabamba, la città è rinomata per i suoi laboratori artigianali dove si lavora il legno. Inoltre è la sede del “Operazione Mato Grosso”, un'organizzazione di cooperazione internazionale formata da volontari peruviani e stranieri.

 

-  Huaraz: a 7 ore di bus da Pomabamba è il capoluogo della regione. Offre un’ampia gamma di tour: dalla visita alle rovine di Chavin al trekking sul Ghiacciaio Pastoruri, per vedere gli effetti del cambiamento climatico. Da qui partono numerosissimi trekking e scalate, dalla semplice salita al ghiacciaio Pisco fino al più impegnativo Alpamayo. 

 

5. Informazioni sulla permanenza:
Trasporti: la prima tappa per raggiungere Pomabamba è Huaraz. Viaggiando in bus la siraggiunge dopo circa 8 ore di viaggio da Lima. Qui vi è la possibilità di fermarsi alcuni giorni per sfruttare alcuni dei molti tour offerti dalla città ed abituarsi all’altura.
Da Huaraz ci aspetta la parte più dura del viaggio: per arrivare a Pomabamba sono necessarie circa 7 ore di viaggio, di cui l’ultima parte su strada sterrata. È possibile raggiungere la città o con un trasporto privato o con un bus da 30 posti, della compagnia “Renzo Tours” o “El Veloz”.
Per muoversi nei dintorni di Pomabamba si usano le combi, piccoli pulmini da 15 persone che possono essere pubblici o privati.
Alloggiamento: Pomabamba è una piccola cittadina in crescita che può soddisfare la gran parte dei bisogni turistici: vi sono hotel, ristoranti e dei piccoli negozi a conduzione famigliare dove si trova un po' di tutto. La città è dotata di un ospedale per le prime emergenze.
Sarà possibile soggiornare in un hotel, il più lussuoso di 3 stelle, nella struttura dell’Hogar Simona o in altre sistemazioni da concordare con il responsabile. Per i più avventurosi, inoltre, ci sarà la possibilità di passare una notte a Yeguacorral, vivendo la semplicità delle Ande senza segnale e senza corrente.

 

6. Perché il turismo sostenibile? 

Lo spiega Matteo Faccioni il volontario italiano che ha vissuto più di un anno in queste località andine condivendo con la popolazione locale la vita quotidiana.


 "In questo anno, che ormai volge al termine, ho avuto l’immensa fortuna di vivere l’esperienza di servizio civile a Pomabamba, in questa piccola città un po' sperduta tra le Ande. Qui il turismo non arriva, ed è un vero peccato! Ma non sto pensando al turismo dei grandi guadagni, dei resort o degli hotel di lusso ma di uno più sobrio, che ci faccia immergere nella realtà che abbiamo deciso di scoprire, viaggiando. Questa iniziativa, difatti, non è dettata da criteri di guadagno. Bensì dalla volontà che anche altre persone possano conoscere le colorate musiche e le tradizioni di questo angolo di Perù, sconosciuto ai più; vivere la semplicità e la serenità con cui i campesinos affrontano una vita dura e priva di molti comfort, da noi ormai ritenuti indispensabili; e condividere le proprie esperienze, creando così un vero scambio di vissuti, che tanto rendono ricco il nostro pianeta. "

 

“Vieni e condividi la strada... della solidarietà”

  

Interesse prevalente: etnico e culturale
Spirito di adattamento: **

CLIMA
Sulla costa: la temperatura varia tra i 13 e 15 gradi però la sensazione è di freddo per la forte umidità. L'abbigliamento consigliato è quello autunnale in Italia. A Lima la temperatura media è di 18°, senza sole nei mesi da aprile a novembre; 25° - 28° nei mesi estivi.
Sulle Ande: clima secco con sbalzi di temperatura durante il giorno tra la mattina presto, sera (3-4 gradi) e mezzodì molto caldo.
Nella Selva: clima caldo umido con pioggia intermittente.

 

VACCINAZIONI
Obbligatorie solo per la selva amazzonica: febbre gialla; la vaccinazione contro la febbre gialla e la profilassi antimalarica sono consigliate a coloro che effettuino un viaggio comprendente l'area amazzonica in Perù o in Ecuador o la regione di Santa Cruz in Bolivia. In particolare segnaliamo che la febbre gialla (validità 10 anni) è obbligatoria per coloro che si rechino nell'area di Puerto Maldonado.
Consigliate: antitifica sempre.

ALTITUDINE
L'altitudine preserva le regioni andine dai rischi sanitari propri delle aree subtropicali ma può comportare problemi di adattamento durante i primi giorni di permanenza in quota.

Infatti un organismo abituato a vivere a bassa quota è incapace di adattarsi rapidamente alla diminuzione di ossigeno che inizia a manifestarsi a partire dai 2000 metri. Maggior affaticamento, mal di testa, debolezza diffusa, insonnia, mancanza di appetito, leggera nausea, leggera tachicardia e talvolta tossi o laringiti sono alcuni sintomi del mal di montagna (in peruviano soroche) che accusa generalmente il turista durante i primi giorni di permanenza e costituiscono reazioni normali di adattamento dell' organismo alla quota elevata. Si tratta generalmente di sintomi lievi che scompaiono in un paio di giorni.

Nell'eventualità comunque che un partecipante accusasse una seria sintomatologia i medici locali offrono una qualificata assistenza. La migliore prevenzione al mal di montagna si basa su semplici accorgimenti: durante i primi giorni in altitudine è buona norma evitare il fumo, l'alcool, le fatiche o camminate eccessive e gli appesantimenti di stomaco. Riposo, moderato consumo di cibo, abbondante ingestione di liquidi e caldi capi di vestiario sono i primi accorgimenti da tenere presenti.

L'altitudine inoltre può provocare, soprattutto in presenza di clima secco e ventoso, leggeri sintomi di disidratazione ai quali è possibile ovviare bevendo molti liquidi per facilitare l'ossigenazione e lo smaltimento delle tossine. Negli alberghi situati nelle località che si trovano ad altitudini elevate, è consuetudine offrire il famoso mate de coca, infuso di foglie di coca molto diffuso nei Paesi andini, che ha effetti tonificanti sull'organismo e può contribuire a prevenire o alleviare i sintomi del mal di montagna.

LA SALUTE DURANTE IL VIAGGIO
L'affluenza sempre maggiore di visitatori da tutto il mondo ha contribuito a migliorare i collegamenti interni, soprattutto aerei, con voli giornalieri anche frequenti tra le principali località e la capitale dove si trovano le strutture ospedaliere più attrezzate. Esistono poi, nelle città più importanti come Cuzco, Arequipa, Trujllo, cliniche private di buon livello.
Ad elevate altitudini è probabile che si verifichino problemi alle vie respiratorie, quali mal di gola, raffreddori…
In Perù si trovano tutti i tipi di medicinali, però è consigliabile riferirsi al principio attivo piuttosto che al nome commerciale. (es. Paracetamolo invece di Tachipirina). Zanzare sul Machu Picchu ed eventuali problemi intestinali.
Pertanto si consiglia: Bactrim - Aspirina effervescente - Autan forte.
Sul posto si acquista Tonopam per il male d'altezza.
Le medicine si possono acquistare tutte sul posto "a numero" (es. 3 aspirine). Non serve la Amuchina.
 
PRECAUZIONI IGIENICHE
In viaggio è sempre bene tenere presenti alcune semplici regole igienico-sanitarie atte a prevenire quelle problematiche determinate dal cambiamento di clima, ambiente, abitudini alimentari, che ogni viaggiatore esperto ha fatto proprie:
- Non bere mai acqua che non sia bollita o acqua e bevande che non siano contenute in bottiglie sigillate;
- Evitare l'uso del ghiaccio;
- Evitare il latte e i suoi derivati, a meno che siano stati preventivamente pastorizzati;
- Evitare il consumo di verdure, carne e pesci crudi e optare per la frutta che si deve sbucciare;
- Non acquistare i cibi dagli ambulanti;
- Non camminare a piedi nudi.

A CHI È SCONSIGLIATO IL VIAGGIO IN PERÙ
È sconsigliata la visita delle località poste a notevoli altitudini senza avere prima interpellato un medico a coloro che soffrono di:
- Disturbi cardiocircolatori come cardiopatie o ipertensione arteriosa;
- Disturbi respiratori come bronchiti recidivanti, asma, enfisema.

VALUTA
È il Nuevo Sol. Si consiglia portare dollari e in appoggio la carta di credito Visa o Master Card così si possono ritirare direttamente i soldi dal Bancomat.
Il cambio da dollari a Nuevo Sol si può fare in strada con cambisti autorizzati.

FUSO ORARIO
Ora legale: 6 ore
Ora solare: 7ore

CUCINA
La cucina è molto variata secondo le zone.
Nella costa: cucina creola: pesce marinato e in zuppa; arrosti con salse piccanti; pollo con riso; o in salse varie; spezzatini.
Nelle Ande: brodi; carne; verdure; patate; mais;
Nella Selva: pesce, cinghiale, verdure, gran varietà di frutta durante tutto l'anno.