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TITOLO 5

Nelle nostre attività abbiamo deciso di mettere al centro l’essere umano, come centro e riferimento delle nostre scelte e di coinvolgere in questo anche i partner che coinvolgiamo nelle nostre attività. Quali scelte? Tutte le scelte, quelle che facciamo ogni giorno a cosa comperiamo per mettere a disposizione ai nostri ospiti, nei negozi, negli alberghi………………….

L'essere collaborativi, il non fare da soli, risponde a una mentalità sistemica e alimenta una mentalità sistemica, cioè tiene conto di altro, tiene conto delle conseguenze e quindi degli impatti sulla vita di ogni altro soggetto coinvolto in qualche modo dalle nostre scelte, tiene conto di una complessità per cui si mantiene alto il coraggio di modificare i propri scopi e la propria vita a partire da una nuova consapevolezza.
Oggi siamo tutti un po' vittime di una cultura del paragone competitivo, che mette a confronto uomini e donne, una cultura dove qualcuno è sempre perdente perché meno capace di un altro, quindi una cultura dello scarto, mentre abbiamo una radice di cultura che valorizza la peculiarità e l'originalità di ciascuno, dove ciascuno si scopre irripetibile e quindi importante. In questa prospettiva la sostenibilità integrata non vive in base alle competizioni, ma in base alle SINERGIE.
Mettere al centro l'essere umano è mettere al centro non solo quello che ora mi serve e voglio, ma
quello che voglio per i figli e i nipoti e per tutti coloro che condivideranno con i figli e i nipoti il mio territorio e il mondo intero!
L'umanità, l'umano, la DIGNITÀ di ciascuno è il vero profitto di ogni progetto, di ogni impresa e di ogni viaggio, piccolo o grande che sia. Alla fine di un anno ciascuno di noi potrebbe fare un bilancio umano, quanto cioè le persone con cui lavoriamo sono cresciute in umanità, quanto gli ambienti in cui stiamo sono più dignitosi e rispettosi, quanto abbiamo aumentato in relazioni positive e sinergiche.
2. Il turismo responsabile e sostenibile e l’Agenda 2030 I termini turista e turismo sono stati usati ufficialmente per la prima volta nel 1947 alla Società delle Nazioni, intendendo “genti che viaggiano per periodi di oltre 24 ore”. Si tratta, quindi, di un fenomeno recente. Oggi la definizione dell‘OMT (Organizzazione mondiale del Turismo) definisce il turismo come “l’insieme delle attività delle persone che effettuano uno spostamento o soggiornano al di fuori dell’abituale ambiente per almeno 24 ore e comunque per un periodo non superiore ad un anno”. L'OMT stima che nel 2012, per la prima volta nella storia, abbia viaggiato per turismo oltre un miliardo di persone. La globalizzazione e l’estesa rete dei trasporti hanno facilitato gli spostamenti, trasformando qualsiasi destinazione in una potenziale meta turistica. E oggi i numeri sono impressionanti, anche se in questi mesi hanno registrato - e registreranno per il prossimo futuro - un forte rallentamento a causa dell’emergenza sanitaria legata al covid-19, ma negli ultimi anni hanno segnato un trend in continua crescita. Con un giro di affari di 8 trilioni di dollari il turismo è “l’industria più grande del mondo” (The Economist) e nel 2017 ha rappresentato il 10 per cento del mercato occupazionale a livello globale. Dal 1950 al 2016 il numero di viaggiatori è passato da 25 milioni a 1,2 miliardi, cioè almeno una persona su sei nel mondo si sposta per turismo La necessità di rispettare gli impegni previsti dall’Accordo di Parigi, ha spinto la comunità internazionale ad inserire il turismo sostenibile tra le righe dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile da raggiungere entro il 2030. “Turismo responsabile e sostenibile” che ci permetta di mantenere uno stile di cura degli altri e del creato anche in momenti di divertimento. L’attenzione dedicata nel 2017 per l’Anno Internazionale del Turismo Sostenibile, considerata dal segretario generale dell’UNWTO, Taleb Rifai, “un’occasione unica per promuovere il contributo del settore del turismo ai tre pilastri della sostenibilità – economico, sociale e ambientale”, prosegue con gli obiettivi dell’Agenda ONU:
il goal 6 volto a garantire la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua (pensiamo, ad esempio, all’uso che ne viene fatto da parte di strutture turistiche in territori con scarsa disponibilità), il goal 7 che attiene all’uso di energia sostenibile (energia che viene consumata in grandissime quantità per tutti i servizi turistici, in particolare i trasporti),
il goal 8 teso a incentivare una crescita economica, duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti (quali modelli economici adottano le aziende turistiche?), Il turismo partecipa alla crescita economica globale con 1 su 11 posti di lavoro nel mondo. Il target 8.9 lo attesta a chiare lettere: “Entro il 2030, elaborare e attuare politiche volte a promuovere il turismo sostenibile, che crei posti di lavoro e promuova la cultura e i prodotti locali”
il goal 11 che tende a rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili (anche le città e i piccoli centri “invasi” da turisti?),
Il goal 12 afferma che è necessario “garantire modelli sostenibili di produzione e consumo”, specificando nel target 12.8.b di “sviluppare e applicare strumenti per monitorare gli impatti di sviluppo sostenibile per il turismo sostenibile, che crei posti di lavoro e promuova la cultura e i prodotti locali”(pensiamo a tutta la produzione, alimentare e non, che serve all’industria del turismo e a tutto il consumo di beni e servizi).
il goal 13 sull’adozione di misure urgenti per combattere i cambiamenti climatici e le sue conseguenze (si pensi solo a quanto incidono i trasporti, aerei in particolare, sulla produzione di CO2 e quindi sul riscaldamento globale),
Il goal 14 asserisce che bisogna “conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile”, come ripetuto durante la recente COP23 a Bonn la cui Presidenza era affidata alle Isole Fiji le quali, al pari degli altri stati insulari, risentono pesantemente degli effetti del cambiamento climatico. Il target 14.7 afferma infatti: “Entro il 2030, aumentare i benefici economici derivanti dall’uso sostenibile delle risorse marine per i piccoli Stati insulari e i paesi meno sviluppati, anche mediante la gestione sostenibile della pesca, dell’acquacoltura e del turismo”. Il goal 15 sull’uso sostenibile dell’ecosistema terrestre, delle foreste e la difesa della biodiversità biologica (come vengono trattati il patrimonio terrestre e marino dall’industria turistica? Sono abusati o preservati?)
3. Sguardo consapevole ai luoghi “vittime” del nostro consumismo: ascoltiamo i ragazzi!
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(verso A) Hei! Ma ti sei mai chiesta da dove vengono le banane e la carne che mangi? Le fanno qui da me in Brasile! Qui producono un montagna di banane e altro cibo e se lo portano via là al Nord, allevano animali e io non mangio mai carne, estraggono petrolio e la mia famiglia non ha neanche una macchina e mai ce l'avrà… qui non rimane nulla e buttano giù la foresta per farci campi di banane, allevamenti e miniere! E ci dicono che la terra non è più nostra!! Che appartiene a loro! Io voglio
vivere qui nella mia terra, qui in Amazzonia, e non voglio stranieri che ci mandano via… Il cibo, la carne, il petrolio, le ricchezze finiscono al Nord e la mia gente se ne deve andare...
A beh, guarda, questo è vero... qui al Nord stanno arrivando tante di quelle persone dal Sud del mondo che non sappiamo più dove buttarle… ho capito, ma io che c'entro con questo?
B Almeno informati e scegli bene quello che compri, chi lo fa e come lo produce!!
C Hei vi ho sentito!! Ma lo sai dove li fanno quei bei vestitini che compri al centro commerciale a 20 euro e li usi una stagione poi li butti? Li fa mia mamma qui a Dacca in Bangladesh... lavora 10 ore al giorno con un caldo infernale e senza ventilatori e spesso le chiudono a chiave dentro la fabbrica... pensa che cinque anni fa è scoppiato un incendio pazzesco e sono morte tantissime operaie perché avevano chiuso le porte da fuori e 4 anni fa è crollato il Rana Plaza con più di 1000 operai dentro, ne hai mai sentito parlare? Il mio sogno è un salario dignitoso e un lavoro sicuro per mia mamma… su al Nord non vi chiedete mai da dove vengano i bei vestiti che acquistate a basso costo!! E come siamo trattati noi lavoratori!!
A ho capito, ma qui è tutto carissimo e io non sto mica lì a guardare da dove vengono… cosa vuoi che sappia io di chi li ha fatti?
C Almeno informati e scegli bene quello che compri, chi lo fa e come lo produce!!
D Hei ragazze, ma il cellulare che avete in tasca lo sapete cosa c'ha dentro? C'è una cosina preziosa, un minerale che serve per fare i circuitini che lo fanno funzionare, si chiama coltan, lo estraggono qui da me in Congo, Africa centrale, qui c'è pieno e lo fanno estrarre a noi ragazzi perché passiamo meglio nei cunicoli... ho 16 anni e lavoro da 3 anni in miniera... lavoriamo in condizioni pessime e siamo controllati da militari e gente armata… non ce la faccio più... qualcuno scappa e poi mi hanno detto che prende dei barconi per arrivare in Italia… io non voglio andarmene, il mio sogno è vivere in pace a casa mia e andare a scuola… senza la paura di morire sotterrata in miniera
A beh, ma mica c'è scritto sulla confezione che viene proprio da quelle miniere lì il coltan del mio cell... come faccio ad essere sicura?
D Almeno informati e scegli bene quello che compri, chi lo fa e come lo produce!! E Hei sono tornato dalle vacanze …………………………… (Vittorio dammi qualche esempio e ti costruisco un dialogo….)
A Oddio, quante cose brutte che mi state dicendo... non sono mica una persona cattiva io! Io compro le cose dove le comprano tutti e poi non è che neanche qui al Nord sia una meraviglia, sapete... qui la gente non si guarda più in faccia, non mi ricordo neanche più l'ultima volta che ho mangiato insieme ai miei e mio fratello seduti a tavola, son sempre tutti via e se sono a casa c'è sempre la tv accesa, ho un sacco di gente che mi vede su instagram ma a volte avrei voglia di fare due chiacchiere con qualcuno e ricevere un abbraccio... pensate che una mia amica l'hanno riempita di insulti e offese solo perché aveva postato un foto un po' così e ora non si fa più vedere in giro... a scuola poi gli insegnanti non hanno mai tempo di ascoltarti, c'è il programma e i voti e gli scrutini... e io con chi parlo? Anch'io ce l'ho un sogno... voglio sentirmi meno sola, voglio avere amici veri e genitori e insegnanti più presenti!
Si è vero anche qui al Nord c'è qualcosa che non va! Cosa possiamo fare? A volte ci sentiamo schiacciati da problemi più grandi di noi... oggi vogliamo provare a rimettere al centro l’essere umano. Proviamo a chiederci cosa sta dietro a quello che compriamo, chi ha fatto i miei vestiti, in che condizioni vivono gli operai dall'altra parte del mondo, da dove viene il cibo che mangio, che impatto ha il mio modo di viaggiare, dove vanno a finire le cose che butto... vogliamo cercare di essere consumatori più consapevoli! E accorgerci del nostro vicino, domandarci cosa sta provando, se ha problemi a casa, se gli serve una mano a scuola, se al di là dei miei like vuole una parola o un abbraccio. I nostri piccoli gesti fanno la differenza… come il battito d’ali di una farfalla… si dice che il suo battito possa generare un uragano dall’altra parte del mondo! Si chiama EFFETTO FARFALLA...
4. il “bagaglio sostenibile” del turista responsabile
(in elaborazione)